"Sono una dipendente che è stata sentita dall’Ispettorato del Lavoro in quanto sono emersi degli aspetti di irregolarità nei contratti degli operatori del call center interno. Io ho riferito quanto a mia conoscenza alle ispettrici e così hanno fatto anche le altre persone intervistate. In caso di sanzione al datore di lavoro, che cosa rischio? Come mi devo comportare? Grazie molte."

Gli accertamenti compiuti presso le aziende dall’Ispettorato del Lavoro, per conto degli Enti previdenziali e assistenziali (Inps, Inail, etc.), si fondano non solo sull’esame della documentazione fornita dal datore di lavoro, ma anche – come avrà potuto constatare – sulle dichiarazioni fornite dai dipendenti/collaboratori del datore di lavoro sotto ispezione.

Gli Ispettori devono infatti basare i loro provvedimenti sia su quanto emerge dalla documentazione esaminata (contratti di lavoro, libro unico del lavoro, fogli presenze, fogli ferie), sia sulle concrete modalità di svolgimento dei rapporti di lavoro subordinato, parasubordinato (co.co.co.) o autonomo (consulenze con professionisti), per conoscere le quali risultano indispensabili le dichiarazioni rese dai dipendenti/collaboratori, sentiti dagli Ispettori.

Il dipendente tiene un comportamento corretto se riferisce agli Ispettori quanto era a sua conoscenza senza tacere nulla e senza riportare loro notizie false. Questo è fondamentale per le ragioni che seguono.

In un ipotetico giudizio tra il datore di lavoro e l’Inps, l’Inail o l’Ispettorato territoriale del Lavoro, il dipendente che ha reso la dichiarazione potrebbe essere chiamato a testimoniare circa le dichiarazioni che ha reso agli Ispettori in sede di accertamento ispettivo.

Ecco, quindi, che avere riferito circostanza vere non metterà in difficoltà il dipendente qualora venisse chiamato a confermare il contenuto di tali dichiarazioni, anche davanti ad un Giudice. Diversamente, se avesse riferito circostanze non veritiere, e ciò fosse poi emerso dal confronto con gli altri testimoni, non si può escludere che avrebbe corso il rischio di essere accusato di falsa testimonianza.

Tuttavia, ciò che conta è avere riferito la verità dei fatti agli Ispettori e riferire sempre la verità anche qualora si venisse chiamati a deporre sui medesimi fatti, come testimoni davanti ad un Giudice.

Si può, pertanto, concludere nel senso che il Dipendente che ha rilasciato agli Ispettori una dichiarazione non corra alcun rischio, neppure nel caso in cui il datore di lavoro venisse sanzionato dagli Enti Previdenziali o dall'Ispettorato.